Percorsi e remunerazione dei medici di Pronto Soccorso del Piemonte. – Anaao Assomed Piemonte (2023)

Un confronto reale (e avvilente) tra un dirigente medico specializzato in medicina d’urgenza assunto di ruolo per concorso pubblico e un medico libero professionista non specializzato che ha ottenuto per affidamento diretto un incarico dalla cooperativa XXX (cooperativa che a sua volta si è aggiudicata, attraverso una gara d’appalto milionaria, l’esternalizzazione di interi servizi di Pronto Soccorso di diversi ospedali piemontesi).

I personaggi di questa storia non sono frutto di finzione narrativa: i fatti sono reali e verificabili, i nomi sono stati modificati per tutelare la privacy dei colleghi.

Anna, 33 anni. Dirigente medico specialista in medicina d’urgenza.

Nel 2012, dopo essersi laureata in Medicina e Chirurgia, Anna partecipa al selettivo concorso nazionale per accedere alla scuola di specializzazione in medicina d’emergenza urgenza. Vince un posto, purtroppo in una sede lontana da casa. A malincuore si trasferisce e per 5 anni segue il percorso di studi, impegnativo ma professionalizzate, della scuola di specialità. Durante la specializzazione, dai 27 ai 31 anni, Anna percepisce mediamente 1.560 euro al mese (ovvero la borsa di studio elargita dal MIUR meno 1700 euro di tasse universitarie e 220 euro di quota A dell’ENPAM). Ottiene nel 2017 l’agognata specializzazione in medicina d’emergenza urgenza.Rientra finalmente a casa e nel febbraio del 2018 partecipa al concorso pubblico per un posto di dirigente medico presso il DEA di I livello di un ospedale piemontese. Vince il concorso e viene assunta il 1 aprile 2018.

Il debito orario di Anna per l’anno 2019 sarà di 1.976 ore. Usufruirà dei 32 giorni di ferie previsti dal contratto (202 ore e 40 min.), di 3 giorni di formazione facoltativa (19 ore), di 1 giorno di formazione obbligatoria (6 ore e 20 min.). Lavorerà in guardia attiva in Pronto Soccorso 1.798 ore (ovvero 60 turni notturni, 28 turni diurni da 12 ore, 22 diurni da 10 ore, 87 diurni da 6 ore.

(Video) PRONTO SOCCORSO. ALTRO CHE INFLUENZA! 3/5

Vedrà decurtate dal monte ore 30 ore per progetti regionali e circa 20 ore per le pause ristorative.

Nel 2019 lo stipendio lordo di Anna sarà di 53.393 euro. Lo stipendio netto annuo (al netto di IRPEF pari a 16.551 euro, addizionale regionale di 1.218 euro, addizionale comunale di 373 euro, quota A dell’ENPAM di 267 euro) sarà pari a 34.984 euro.

Antonio, 27 anni. Medico Libero Professionista non specialista.

Antonio si laurea in Medicina e Chirurgia nel 2017. Nel 2018 partecipa al concorso nazionale per accedere alle scuole di specializzazione ma rimane escluso.

A novembre 2018 invia il suo curriculum ad alcune società private che lavorano nel settore sanitario. Pochi giorni dopo riceve una proposta di collaborazione libero professionale dalla cooperativa XXX, la quale ha ottenuto un appalto per la gestione di alcuni Pronto Soccorso del Piemonte. La cooperativa XXX (trattenendo per sé tra il 10% e il 25% della remunerazione oraria, in questo caso circa 8 euro/ora) offre ad Antonio un compenso orario di 50 euro l’ora attraverso un contratto di collaborazione libero professionale. Offre inoltre il vitto e l’eventuale alloggio, nonché il trasporto gratuito dall’albergo alla sede di lavoro. La cooperativa XXX concede ad Antonio ampia libertà nella scelta di quante ore lavorare. Antonio accetta, apre la partita IVA e il 1 gennaio 2019 inizia a lavorare nello stesso DEA di I livello in cui Anna lavora da 9 mesi. Nel 2019 Antonio, a sua discrezione, opta per lavorare 900 ore, ovvero 75 ore al mese (la metà di quante ne lavora Anna in guardia attiva in PS).

(Video) Webinar Anaao sulla responsabilità professionale

Il suo stipendio lordo annuo sarà di 900 ore x 50 euro = 45.000 euro.

Antonio dovrà versare i contributi previdenziali: quota A dell’ENPAM di 220 euro e quota B dell’ENPAM pari al 16,5% sul reddito eccedente i 9.730 euro (già coperti dalla quota A), ovvero 5.815 euro.

L’attuale regime forfettario prevede per i redditi inferiori ai 65.000 euro una flat tax al 15%; per i professionisti sanitari il coefficiente di settore su cui calcolare il reddito forfettario è pari al 78%. Per calcolare la base imponibile dunque si parte dal reddito lordo che nel caso in esame è pari a 45.000 euro: moltiplicato per il coefficiente di settore 78% risulta un reddito forfettario di 35.100 euro; a questo si dovranno sottrarre gli 6.035 euro versati per la previdenza (quota A e B dell’ENPAM). Ne risulta una base imponibile di 29.065 euro che moltiplicata per la flat tax al 15% da un’imposta di 4.360 euro.Nel 2019 lo stipendio netto annuo di Antonio, dopo aver sottratto i contributi previdenziali di 6.035 e l’imposta di 4.360 euro, sarà pari a 34.605 euro.

Lo stipendio netto di Antonio sarà identico a quello di Anna, pur lavorando la metà delle ore, senza una specializzazione e senza aver superato alcun concorso pubblico!

E se Antonio decidesse di lavorare lo stesso numero di ore di Anna?

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Il contratto con la cooperativa XXX garantisce ampi margini di flessibilità e glielo permette: nel 2019 Antonio lavorerà 1.798 ore, ovvero mediamente 149 ore e 48 minuti al mese.Il suo stipendio lordo annuo sarà di 1.798 ore x 50 euro = 89.900 euro.

Per produrre tale reddito sostiene spese deducibili per circa 13.200 euro (spese che peraltro sostiene anche Anna, ma che in quanto dipendente non può portare in deduzione).

Dovrà versare i contributi previdenziali: quota A dell’ENPAM di 220 euro e quota B dell’ENPAM pari al 16,5% sul reddito eccedente i 9.730 euro (già coperti dalla quota A) e al netto delle spese sostenute per produrlo, ovvero 11.050 euro.

Ne risulta un reddito imponibile al netto delle spese e contributi ENPAM pari a 65.430 euro.Lo stipendio netto annuo (al netto di contributi ENPAM di 11.270 euro, IRPEF pari a 21.496 euro, addizionale regionale di 1.608 euro, addizionale comunale di 458 euro) sarà pari a 55.068 euro, 20.384 euro più di Anna.

Ogni mese Antonio, lavorando lo stesso numero di ore nello stesso Pronto Soccorso di Anna, senza una specializzazione e senza aver superato alcun concorso pubblico, guadagnerà 4.589 euro netti, 1.674 euro in più di Anna: una remunerazione maggiore di quasi il 60%!

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Ricapitoliamo. Anna a 27 anni percepiva 1.560 euro al mese frequentando la specialità in medicina d’emergenza urgenza per acquisire la preparazione adeguata e ottenere i titoli necessari per partecipare ai concorsi pubblici per medico di Pronto Soccorso. Antonio a 27 anni già lavora come medico di Pronto Soccorso e percepisce uno stipendio netto di 4.589 euro (il triplo quanto guadagnava Anna durante la specialità).

Dunque: è il mercato, bellezza.
Dobbiamodecidere se vogliamo che sia il modello della domanda e dell’offerta a dettare le regole per gestire il Servizio Sanitario Nazionale: se a parità di lavoro i colleghi delle cooperative vengono remunerati il doppio, quale sarà la motivazione per rimanere dipendenti del SSN?
Le scelte che ci aspettano decreteranno la sopravvivenza o la morte del sistema pubblico, dobbiamo esserne consapevoli e prendere provvedimenti urgenti, se ancora crediamo che la nostra sanità universalistica e di qualità vada difesa.

P.S.Il prossimo sabato un’associazione sportiva locale organizza una mezza maratona, gara podistica non agonistica di 21,09 km. La normativa prevede la presenza di un medico. L’associazione contatta Anna la quale non può accettare l’incarico: è una delle tante attività a lei precluse in quanto dirigente medico a rapporto esclusivo. Anna lo propone ad Antonio che accetta. Antonio presterà dunque l’assistenza richiesta sabato pomeriggio dalle 14 alle 18 per un compenso di 45 euro l’ora, ovvero 180 euro. Presterà assistenza alla gara tra le sue due notti di Pronto Soccorso di Venerdì e di Sabato.

Dr. Simone Agostini – Componente Commissione Nazionale Emergenza ANAAO – Segreteria Regionale Anaao Piemonte

FAQs

Quanto guadagna medico del pronto soccorso? ›

Guardando sotto il profilo del guadagno annuo, il medico di pronto soccorso è tra le figure professionali mediche che guadagnano meno tra tutte. Il suo stipendio si aggira intorno ai 54.000€ annui, con una variazione (negativa) del 31% rispetto allo stipendio medio annuo dei medici (75.000€).

Quanto guadagna un medico del pronto soccorso al mese? ›

Ora guadagnerà 2.400 euro al mese per effetto dell'aumento previsto del 3,48% ed in più avrà altri 100 euro al mese di posizione, per effetto dei 1.500 euro/anno; quindi andrà a guadagnare circa 2.500 euro netti mensili".

Quanto guadagna un medico di base in Piemonte? ›

La retribuzione è di 70 euro lordi per paziente se il medico ha meno di 500 pazienti, mentre è di 35 euro se ne assiste più di 500. In media, un medico di base può guadagnare tra 52.500 euro e 105.000 euro lordi all'anno (ovvero uno stipendio medio medio mensile compreso tra i 2.300€ e i 5.000€).

Quanto guadagnano i medici a gettone? ›

di 1.200-1.800 euro per un turno di 12 ore (100-150 euro l'ora) per un gettone anestesia e rianimazione; di 800-1.200 euro per un gettone in altri reparti, come pediatria, ortopedia, cardiologia, ecc per un turno di 12 ore (65-105 euro l'ora).

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Author: Tish Haag

Last Updated: 27/06/2023

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